L’Educazione Ambientale, a passo coi tempi, è diventata imprescindibile per educare le persone al rispetto della natura e delle risorse ambientali. Tuttavia alla teoria deve essere affiancata la pratica puntando ad una cooperazione internazionale in politiche e strategie per lo sviluppo e la tutela del sistema ambientale.

Uscire dalle aule scolastiche e accademiche e valicare i confini del cerchio magico degli addetti ai lavori, significa sensibilizzare l’opinione pubblica e investire sui comportamenti corretti delle nuove generazioni nel tentativo di farle diventare attrici protagoniste del cambiamento prima che sia troppo tardi.

 

 

Senza catastrofismi bisogna entrare e rimanere vigili in prospettiva di adottare un comportamento mirato in rapporto agli ecosistemi, onde evitare di alterare il loro delicato equilibrio e di comprometterne le preziose risorse.

Il primo passo naturalmente deve maturare nel circuito scolastico, coinvolgendo le nuove generazioni. Affrontando tra i banchi di scuola la complessità dell’ambiente ognuno adotterà soluzioni idonee a tanti problemi, ma soprattutto, gli studenti cambieranno il loro modo di fare e di ragionare, scaturito da modelli errati e obsoleti.

In linea con questi principi potrà essere adottato e improntato un nuovo stile di vita che tenga conto della raccolta di esperienze didattiche, dell’impegno in prima persona di docenti, studenti e dei loro genitori nel tentativo di cambiare radicalmente la qualità della vita a tutti nel rispetto di mare e ambiente.

Su questi presupposti si è basato il coinvolgimento di delegazioni di studenti dell’Istituto Tecnico Nautico “Luigi Rizzo” di Riposto, Catania (dirigente scolastica prof.ssa Maria Catena Trovato) e dell’Istituto Tecnico Nautico Leonardo da Vinci – M. Torre di Trapani (dirigente scolastico prof.re Eugenio Miceli) alla XXVIII Rassegna del Mare, organizzata dal 3 al 6 ottobre 2019 a Terrasini dall’associazione ecologico-scientifica Mareamico.

Il mare ci sostiene, ma noi lo stiamo calpestando. La diversità della vita pelagica è stata drammaticamente alterata dallo sfruttamento eccessivo delle risorse ittiche. Molte popolazioni ittiche di interesse sono al collasso e interi ecosistemi marini e costieri, ed altri habitat sono in profonda crisi.

 

Il mare oltre ad essere fonte di vita ed assicurare contatti tra i popoli  svolge funzioni strategiche come la regolazione del clima ed il riciclaggio delle sostanze nutritive. Non è a rischio solo la biodiversità del mare, ma anche la vita di milioni di persone che dipendono dal mare per il cibo e attraverso esso si muovono da un litorale all’altro.

 

Gli studenti, oltre a partecipare alle tavole rotonde e a momenti ludici, sono stati investiti della responsabilità della futura tutela ambientale e della pianificazione territoriale marittima affinché sposino le linee guida basilari per uno sviluppo sostenibile e per una convivenza pacifica alla base del dialogo tra i popoli e del rispetto ecologico nel solco tracciato da Mareamico.