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S.Rossi – G. Tsounis – L. Bramanti - La diminuzione delle foreste animali nel Mediterraneo prospettive per il futuro ITA.pdfDownload Share on Facebook

S. Rossi -  G. Tsounis  - L. Bramanti - La diminuzione delle “foreste animali” nel Mediterraneo: prospettive per il futuro

I cosiddetti “ecosystem engineers”, organismi costruttori di cui fanno parte diverse specie di coralli, forniscono rifugio per altre specie e contribuiscono all’alta biodiversità degli habitat di cui fanno parte. Tra le specie mediterranee, il corallo rosso (Corallium Rubrum) riveste una particolare importanza in quanto viene sfruttato commercialmente fin dall’antichità. Lo sfruttamento di questa specie, come quello di altre specie di coralli preziosi, è generalmente caratterizzato da una pesca con andamento altalenante di crescita e diminuzione (boom and bust). Nel Mediterraneo sono state pesantemente sfruttate praticamente tutte le popolazioni di corallo rosso che vivono nelle zone più superficiali (fino a 80 m di profondità). I dati presenti su questa specie permetterebbero di sviluppare un modello di sfruttamento basato sulla dispersione larvale a breve distanza, sul basso tasso di reclutamento, sulla crescita lenta e sulla struttura delle popolazioni sovra sfruttate. Le ricerche effettuate negli ultimi decenni mostrano che le popolazioni sovrasfruttate sono a rischio di estinzione locale e che lo sfruttamento della risorsa si sta avvicinando al limite della convenienza economica (soltanto quelle più profonde in certi posti sembrano essere ancora sfruttabili). Il presente lavoro si incentra sull’ecologia del corallo rosso e sugli aspetti socio-economici legati alla pesca di questa specie. Vengono inoltre valutati diversi modelli di gestione che potrebbero migliorare la conservazione e lo sfruttamento di questo prezioso antozoo. Gli studi più recenti indicano che è necessario un cambio di prospettiva nello sfruttamento dei coralli preziosi, non solo per conservare habitat caratterizzati da alti livelli di biodiversità, ma anche per mantenere una pesca sostenibile e dare stabilità all’industria tradizionale gioielliera. Infine, come complemento delle misure di gestione, viene introdotta una nuova prospettiva basata sul concetto di “Coral Gardening”, consistente nel trapianto di colonie o piccoli pezzi di corallo nelle zone dove è sparito o dove le popolazioni sono a rischio estinzione locale. L’attività di “Coral Gardening” può essere di 3 diversi tipi:

 

  • spostamento di piastrelle con nuove reclute da un luogo dove le popolazioni sono sane ad uno dove il corallo rosso è sparito;
  • taglio di piccoli pezzi apicali di corallo e loro trapianto in altre zone;
  • trapianto di intere colonie capaci, fin dal primo anno, di emettere larve che favoriscano un adeguato ripopolamento.

 

Sergio Rossi1, Georgios Tsounis2, Lorenzo Bramanti2

 1Institut de Ciència i Tecnologia Ambientals (Universitat Autònoma de Barcelona), Edifici Cn Campus UAB, Cerdanyola del Vallés (Barcelona) 08193, Spain

Email: sergio.rossi@uab.cat (corresponding author) Tel: 0034 935814219 - Fax: 0034 935813331

 

2Dept. Biología Marina, Institut de Ciències del Mar (CSIC)

Passeig Marítim de la Barceloneta, 37-49

08003 Barcelona, Spain