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Pino Lucchesi - Nuove opportunità per un Turismo consapevole

Mi trovo, per una serie di non volute coincidenze, a svolgere in questo momento la doppia funzione di Presidente di Mareamico e del Comitato per l'Emas e per l'Ecolabel.

Questa coincidenze mi mettono nella felice condizione di poter valutare con una certa attendibilità le possibili linee di attività sinergica tra le indicazioni di una Associazione –come Mareamico- che ha da sempre privilegiato la componente scientifica della analisi ambientale e gli strumenti di Certificazione ambientale (EMAS ed Ecolabel, ma non solo questi, ovviamente).

Discende anche da questa consapevolezza la scelta della Sardegna  come luogo “ideale” per dibattere e proporre soluzioni ed indicazioni. L’esperienza della Sardegna è infatti emblematica per le prospettive del turismo in Italia nel breve e medio periodo.

Qua si viene per le particolari caratteristiche del paesaggio, per la mitezza del clima, per le condizioni ambientali specifiche.

Ma si viene, in generale, soprattutto nei mesi di luglio e di agosto lasciando inesplorate le possibilità di una stagione potenzialmente assai lunga e diversificata. Ma anche questo turismo ripetitivo mostra la corda ed infatti si avvertono (anche per alcuni eccessi riguardo ai prezzi praticati) scricchiolii e, qua e la, preoccupazioni diffuse.

Una possibilità per invertire la tendenza origina da una visione nuova della attività turistica, una visione che sappia coniugare positivamente alcuni aspetti tradizionale (mare, relax) con aspetti di fruizione del territorio più consapevoli: il cosiddetto “Turismo sostenibile”, appunto, per il quale la Sardegna (ma ovviamente non solo la Sardegna, l’Italia intera) offre multiformi opzioni e possibilità.

Anche le Certificazioni ambientali possono offrire un forte contributo nella stessa prospettiva; si tratta di strumenti –certo non i soli rispetto ad una “cassetta degli attrezzi” che presenta più opzioni- per evidenziare all’esterno le volontà di rispettare l’ambiente, di migliorare le prestazioni ambientali, di contribuire ad un processo di consapevolezza ampio ed articolato.

L’esperienza europea (ma anche quella italiana) dimostra che questi strumenti “funzionano” nel senso che dove sono adottati non si verificano le turbolenze cicliche che affliggono il settore. Il turista sempre più consapevole che è anche il turista del futuro a ragione del progressivo ampliarsi della consapevolezza ambientale, specialmente se proveniente dal nord Europa, mostra di gradire molto le situazioni dove il richiamato rispetto ambientale è garantito e certificato.

Il mio augurio, naturalmente, è che la Rassegna di Olbia spinga verso questa consapevolezza anche le Autorità locali e, in generale, gli operatori e le strutture, soprattutto nella direzione della Certificazione Ecolabel di recente aperta, per decisione europea, al settore turistico.

On. Pino Lucchesi -  Presidente Mareamico