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Ornella Ferretti -Mattia Barsanti - Ivana Delbono - Tutela dell'ambiente marino IT.pdf | Download Share on Facebook |
Nelle aree costiere si svolgono numerose attività legate alla presenza dell’uomo (nautica, pesca, turismo, ecc), sovente in conflitto tra loro, in molti casi poco rispettose dell’ambiente naturale. L’attività umana in mare è in forte crescita e la conservazione e la protezione dell’ambiente marino assumono una rilevanza sempre maggiore. Il crescente utilizzo del mare e delle sue coste ha progressivamente fatto emergere la complessità dell’ambiente marino e, di pari passo, la necessità di una sua maggiore comprensione. Maggior conoscenza significa maggior capacità di fruizione, di valorizzazione, di salvaguardia. Riveste pertanto particolare importanza la messa in atto di azioni finalizzate a proteggere le aree marine più rappresentative, allo scopo di salvaguardare le risorse naturali presenti.
L’istituzione di Aree Marine Protette, come quella realizzata alle Cinque Terre, istituita con decreto ministeriale del 12 dicembre 1997, riveste un ruolo di grande rilievo nella gestione dell’ambiente costiero ai fini della protezione dei valori biologici ed ecologici, della promozione dell’uso sostenibile delle risorse, della ricerca ed educazione ambientale, e per lo sviluppo di un turismo compatibile. Inserita nell'elenco del patrimonio mondiale, ambientale e culturale dell'UNESCO, tale area nasce per tutelare le caratteristiche naturali, le risorse biologiche e geomorfologiche della zona, le valenze e le peculiarità del territorio sia emerso che sommerso. Si ritiene si debba dare importanza all’ambiente costiero nei suoi vari aspetti e pertanto non solo dedicare gli obiettivi di tutela alla salvaguardia delle risorse biologiche ma anche al delicato sistema spiagge – costa e fondali dal punto di vista geomorfologico.
L’equilibrio in costa è fortemente instabile e dinamico in quanto soggetto al mutare delle cause che lo determinano: su di esso influiscono sia i fattori climatici quale il regime delle onde, sia gli interventi antropici sui bacini idrografici e sul litorale stesso. La costa con i suoi sedimenti e le sue spiagge è un’area ‘cuscinetto’, di confine tra l’ambiente terrestre e quello marino. Su di essa, sono attivi sia processi che hanno la loro origine in terra, quali ad esempio le frane, sia processi marini, come le onde. La costa è un ambiente che per sua natura è soggetta a continui mutamenti anche in breve tempo. Studiare i principali processi naturali che entrano in gioco nell’area costiera è importante per conoscere l’evoluzione di questo ambiente così vario e dinamico.
Le Aree Marine Protette sono ambienti da salvaguardare come laboratori naturali. In tali aree inoltre, è da valorizzare la presenza di Centri non solo per la Biologia Marina ma anche per le Scienze Costiere nel loro complesso.
Ornella Ferretti, Mattia Barsanti e Ivana Delbono
ENEA Centro Ricerche Ambiente Marino S. Teresa, La Spezia
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