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Mlika Mohamed Mehdi - Il ruolo delle associazioni per la qualità della vita

Il  Mediterraneo, area geografica di estrema importanza per la ricchezza e la diversità delle culture dei Paesi rivieraschi, delle Società dell’area, con i loro denominatori comuni sul piano delle civilizzazioni e con le loro immense potenzialità e complementarietà, ci richiama oggi a cooperare sul terreno nuovo che sta di fronte a noi e che ci spinge a mettere da parte le nostre preoccupazioni per privilegiare come vera priorità la qualità della vita.

Per la prima volta l’attenzione generale si sta focalizzando sulla dimensione dello sviluppo sostenibile e della protezione dell’ambiente, appunto, nella prospettiva di un progressivo miglioramento della qualità della vita.

E’ perciò molto importante, per noi, esaminare le vie ed e mezzi per portare le varie Componenti della Società Civile ad una partecipazione attiva in tutti i settori, sia nelle città come nelle campagne, sia sul mare come nelle zone interne.

In questa unitaria Regione, i Paesi del Sud come i Paesi del Nord sono davanti a sfide colossali, dalla crescita del reddito, al lavoro, dalla lotta alla povertà, ai problemi della desertificazione e dei cambiamenti climatici, dai problemi dell’acqua e quelli dei rifiuti. La lista è lunga; e del resto lo stesso Mare Mediterraneo è pesantemente minacciato.

Ma nel quadro di una fattiva collaborazione tra i Paesi dell’Unione Europea ed i Paesi del Sud c’è un campo immenso di possibilità da esplorare con particolare riguardo ai temi dello sviluppo ineguale ed alla loro conseguenza sulla qualità della vita.

Abbiamo bisogno di mettere in piedi un programma di cooperazione e di partenariato tra le Associazioni operanti nei Paesi del Mediterraneo perché il campo d’azione è immenso ed è necessario mettere in opere i mezzi adeguati per meglio organizzare un quadro fondato sulla nostra comune adesione e scelte ritenute, di comune accordo, essenziali e non più dilazionabili.

Certamente dobbiamo affrontare molte variabili che discendono dalle specificità di ciascuna società e di ciascun settore. Ma abbiamo i piedi in terra e siamo confidenti perché la nostra è una scelta libera e volontaria, nel quadro di un impegno associativo indipendente dal potere politico ma sicuramente collegato con esigenze vere della Società Civile.

Su queste terreno le Associazioni possono giocare un ruolo motore dando l’esempio come portatrici di interessi condivisi e di idee generose, anche perché molte di queste Associazioni hanno già dimostrato di essere capaci di concretizzare i loro progetti, di mobilitare energie nella Società e di suscitare attenzione da parte del potere pubblico.

E’ chiaro che ciascun attore deve portare avanti i propri progetti; ma se ciascuna Associazione introduce nelle sue azioni e nei suoi programmi concetti condivisi è più facile vedere risultati di miglioramento della qualità della vita e di blocco delle situazioni di degrado .

In effetti le Associazioni dei Paesi del Mediterraneo hanno ormai esperienze, competenze, risorse umane in grado di mettere in campo idee nuove, suggestioni, e proporre le modalità per mettere in opera le stesse idee.

La partecipazione alla lotta contro la desertificazione, ai programmi sull’uso dell’acqua, all’uso delle energie alternative e rinnovabili, sono ormai patrimonio comune delle Associazioni più attente ed innovative. Così anche per altri problemi prioritari come l’igiene, la salute, la proprietà, l’educazione, la protezione dell’ambiente, la protezione contro i fenomeni naturali, ecc…

Infine un partenariato efficace deve riguardare i progetti sulle “Città Sostenibili” nel quadro di un corretto sviluppo economico e sociale.

 

 

Dall’intervento del Ministro Mlika in occasione della “Conferenza internazionale sulla Qualità della vita”