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Prof. Marco Casu - Dalla ricreazione all’aula 2019-2021 - due anni di sperimentazione del corso sulla Biologia della Pesca Ricreativa nelle Università ITA.pdfDownload Share on Facebook

Marco Casu - Dalla «ricreazione» all’aula: 2019-2021: due anni di sperimentazione del corso sulla «Biologia della Pesca Ricreativa» nelle Università

La pesca ricreativa in Italia soffre di numerose problematiche, legate ad aspetti non ancora del tutto investigati che riguardano i numeri di chi la pratica, gli indotti economici, le ricadute sociologiche e, soprattutto, le implicazioni a carattere bio-ecologico sul piano conservazionistico e gestionale. Riguardo questo ultimo punto le università italiane non hanno mai proposto corsi atti a divulgare tra gli studenti le dinamiche e i “nuovi orizzonti” legati alla pesca ricreativa, che in alcune regioni, quali la Sardegna” coinvolge un considerevole numero di praticanti, molti dei quali “non consapevoli” degli aspetti scientifici che possono orbitare intorno a questa attività. Sulla scorta di quanto proposto lo scorso anno dall’Università di Pisa, all’interno del Corso di Laurea in Scienze Biologiche, nell’anno accademico 2020-21 anche l’Università di Sassari ha proposto, nell’ambito del Corso di Laurea in Scienze Naturali, un corso a scelta denominato “Biologia della Pesca Ricreativa”, tenuto dallo scrivente. Il corso prevede 24 ore in totale e si propone di fornire informazioni su tematiche di biologia ed ecologia legate alle varie tipologie di pesca ricreativa. Sono inoltre trasmessi i principi di base che risultano di importanza fondamentale per la gestione sostenibile della pesca ricreativa. Vengono trattati infine argomenti legati ad aspetti strettamente conservazionistici, con particolare riguardo al “fish welfare”, al “Catch & Release” e al problema della diffusione degli alloctoni e alle transfaunazioni nelle acque dolci italiane. Sulla scorta di quanto sperimentato con successo durante lo scorso anno dal Prof. Ferruccio Maltagliati, titolare del corso “gemello” all’Università di Pisa, gli studenti hanno avuto modo di seguire un nutrito numero di lezioni e seminari tenuti da esperiti del settore, che operano in Italia e all’estero. Considerato le piccole dimensioni dell’Ateneo turritano, il nuovo corso ha avuto un considerevole successo, con una trentina di studenti iscritti(ben equilibrati nelle due componenti di genere) che hanno regolarmente seguito il corso, benché sia stato erogato in modalità telematica a causa delle restrizioni legate alla pandemia COVID-19. È emerso un dato interessante: oltre che immatricolati in Scienze Naturali, hanno seguito, come attività a scelta, anche studenti iscritti altri corsi di laurea, quali Scienze Biologiche, Gestione dell’Ambiente e del Territorio, Medicina Veterinaria, Chimica e Tecnologie Farmaceutiche eWidlife Management, Conservation and Control. Tale riscontro è suggestivo del fatto che il tema sulla pesca ricreativa e le sue implicazioni biologiche siano “trasversali” alla formazione degli studenti.

Prof. Marco Casu

Dipartimento di Medicina Veterinaria, Sezione di Fisiologia della Nutrizione e Zoologia, Università di Sassari - marcasu@uniss.it