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Luca Favali: EMAS Un

Negli ultimi anni si è andata sempre più consolidando la consapevolezza dell’esigenza di affrontare le tematiche ambientali in modo integrato ed imprescindibile dallo sviluppo economico e dalle politiche di corretta gestione del territorio; con l’introduzione dei principi della sostenibilità ambientale è stata infatti introdotta in ogni settore una reimpostazione dei processi produttivi e di gestione del territorio secondo nuovi principi di tutela ambientale.

Le nuove politiche ambientali dell’U.E. sottolineano come il traguardo rappresentato dallo sviluppo sostenibile possa essere perseguito e raggiunto tramite l’affiancamento a logiche di command and control di strategie che, facendo leva su un approccio volontario, consentano di basare gli interventi su un impegno al miglioramento continuo delle prestazioni ambientali, sulla trasparenza e su una accresciuta cooperazione tra i diversi Soggetti coinvolti.

Tali opportunità sono colte in crescente tendenza da Soggetti Pubblici di varia natura, Enti Locali, Enti Parco e Aree Naturali protette che affrontano positivamente l’esperienza dell’impiego di nuovi strumenti quali le Agende 21 locali, gli accordi volontari, i sistemi di certificazione ambientale. Il Regolamento Emas rappresenta un’opportunità in più per tali soggetti in quanto è identificabile come lo strumento pubblico che la UE si è data per la tutela e la gestione ambientale, presente ed applicato in tutti i paesi dell’Unione.

I recenti atti del Comitato Emas e Ecolabel hanno cercato di interpretare in modo innovativo il Regolamento Emas, proiettandolo nella sua peculiare e potenziale dimensione territoriale sviluppabile, insieme alle diverse realtà di gestione territoriale ad oggi operanti, quali i distretti industriali, i distretti rurali, ecc.

                In tale ottica il Comitato Ecolabel Ecoaudit – Sezione EMAS il 28/01/2005 ha approvato, la “Posizione del Comitato per l’Ecolabel e per l’Ecoaudit sull’applicazione del Regolamento EMAS sviluppato in ambiti produttivi omogenei”.

La posizione attua con forza quanto richiesto dall’art. 11 del Regolamento che esprime l’opportunità di incoraggiare l’adesione al Regolamento EMAS da parte delle p.m.i concentrate in aree geografiche ben definite con il supporto delle autorità locali, le associazioni di settore e le camere di commercio.

La Posizione prevede due percorsi:

  1. Registrazione dell’Organizzazione con funzione di Gestore dell’ambito produttivo omogeneo, ove possibile ai sensi del Regolamento EMAS, art.2 lettera s) .
  2. Rilascio dell’Attestato al Soggetto Promotore dell’ambito produttivo omogeneo

fornendo una serie di semplificazioni/sinergie alle organizzazioni presenti nell’APO.

Il Comitato Emas e Ecolabel al fine di potenziare diversi percorsi sperimentali su tali tematiche ha promosso la costituzione di un gruppo di lavoro al quale sono stati invitati anche Federparchi, Enti Parco, Gestori di riserve ecc. con l’obiettivo di predisporre un documento condiviso dai soggetti interessati  che riproponga equivalenti semplificazioni  e sinergie previste per gli Ambiti Produttivo Omogenei anche per tutti i soggetti operanti negli Enti Parco. Elemento comune di tali soggetti sarà la condivisione di una stessa politica e di un programma ambientale comune che  coinvolga con adeguati ruoli e responsabilità, tutti i soggetti presenti.

La possibilità e le prospettive fornite dal Regolamento Emas, mettono in evidenza come la registrazione d’area, sia essa definita come Ambito Produttivo Omogeneo, Distretto Rurale o Industriale, Parco o Riserva Naturale, ecc., rappresenti la naturale evoluzione del Regolamento da strumento puntiforme e aziendale a strumento di governo e di promozione del territorio e dei suoi prodotti, in grado di portare, in modo volontario, tutti gli attori presenti sul territorio su posizioni di sviluppo sostenibile attraverso politiche appropriate. Assimilare ad una “impresa” particolari aree territoriali e trasferire il concetto di “sistema di gestione ambientale” di una impresa a quello di un’area  geografica con tutte le realtà economico produttive in essa operanti, è quindi l’ipotesi da sviluppare nel futuro Regolamento EMAS III.

 

Luca Favali – Emas