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Jean Pierre Lozato-Giotart - Turismo e sostenibilità il caso del Mediterraneo ITA.pdf | Download Share on Facebook |
Il Mediterraneo fu il primo bacino turistico mondiale per quanto riguarda sia gli arrivi e il numero di presenze (250 milioni di arrivi e 2 miliardi di presenze nel 2010) che la densità dei luoghi e delle stazioni turistiche tra le più emblematiche nel mondo. Ma oggi, i paesi del mediterraneo devono affrontare un doppio challenge :
- La concorrenza delle altre destinazioni, particolarmente asiatiche ed americane
- Il mantenimento della loro sostenibilità sia ambientale che economica
Già negli ultimi anni del secolo passato, gli autori territoriali e professionali furono inizialmente partners di misure di salvaguardia dell’ambiente e di sviluppo sostenibile nel quale il turismo è stato coinvolto, con Agenda21 o Natura 2000, dopo le Conferenze di Lanzarote e Barcellona. Tuttavia, certi luoghi turistici sono in pericolo a causa dell’inquinamento delle acque marittime e lacustri, della distruzione dei paesaggi e del disequilibrio degli ecosistemi locali. Inoltre, un turismo sostenibile non è mai possibile senza l’integrazione e la partecipazione delle popolazioni locali, senza dimenticare gli impatti geopolitici sulla sostenibilità dei flussi turistici e dell’economia. Gli attuali movimenti – di tipo rivoluzionario - in gran parte del Maghreb (Tunisia, Egitto, Libia) fino al Medio Oriente (Giordania, Siria) dimostrano la fragilità delle prospettive anteriori sia da parte di esperti che da parte dell’Organizzazione Mondiale del Turismo.
In queste situazioni come sarebbe possibile tentare una prospettiva turistica sostenibile nel Mediterraneo? Con quali chiavi? Ormai il caso del Mediterraneo potrebbe diventare il nuovo laboratorio e un esempio emblematico per tutti i responsabili pubblici e privati dello sviluppo turistico in qualsiasi regione o paese del resto del mondo.
Jean-Pierre Lozato-Giotart - Directeur de recherche Paris III Sorbonne Nouvelle - Parigi
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