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Fabio Croccolo - La valutazione preventiva delle opere pubbliche

La realizzazione di grandi opere pubbliche, indipendentemente dal Paese preso in considerazione, è un processo caratterizzato da una elevata complessità sia tecnica che procedurale. A titolo esemplificativo, ostacoli possono derivare sia in ambito finanziario (per gli ingenti costi di realizzazione, la lunga durata delle concessioni e la necessità di rendere fattibile il “montaggio” finanziario dell’investimento), giudiziario (ricorsi al giudice, difficoltà nelle procedure di esproprio), politico e sociale (opposizione dei principali stakeholders). Questi fattori contribuiscono, in maniera di volta in volta diversa a seconda del contesto in cui è calata l’opera pubblica, ad allungare i tempi di realizzazione ed i relativi costi. Se tali problemi sono comuni a tutti gli ordinamenti e, in un certo qual modo, non del tutto eliminabili, spesso è la regolamentazione – e la sua efficace applicazione – ad incidere significativamente sul processo di approvazione e di realizzazione delle opere pubbliche.

Le norme influiscono, infatti, in maniera sostanziale su tempi e costi delle opere e dovrebbero essere in grado di garantire un’adeguata programmazione e progettazione delle infrastrutture, prevedendo un iter certo e tempestivo, nel rispetto dei vari interessi meritevoli di tutela.

Almeno dal punto di vista delle normative contrattuali – ma non necessariamente da quello dell’applicazione pratica – gli ordinamenti dei diversi Paesi presentano alcuni tratti di comunanza che, nel contesto dell’Unione Europea, diventano molteplici per effetto dell’avvicinamento prodotto dalla normativa relativa agli appalti pubblici – in particolare per quanto riguarda la selezione della controparte privata.

I ranking internazionali, tuttavia, indicano il forte ritardo registrato dal nostro Paese in termini di dotazione infrastrutturale.

Per tale motivo, il Nucleo per la Valutazione e Verifica degli Investimenti Pubblici (NVVIP) ha promosso la realizzazione di uno “Studio comparato sui metodi internazionali di valutazione preventiva delle opere pubbliche dal punto di vista della fattibilità tecnico-economica”.

Tale studio è volto a:

  • analizzare le modalità di valutazione della fattibilità tecnico-economica delle opere pubbliche – in particolare opere infrastrutturali – adottate da un campione significativo di Paesi a livello

 

 

internazionale, in modo da evidenziare punti di forza e di debolezza ed individuare i fattori critici di successo;

  • raccogliere e fornire copia della documentazione formale definita dai diversi paesi;
  • isolare gli elementi emersi dalla precedente fase di Studio e identificare una modalità ottimale “tipo” da applicare;
  • analizzarne l’efficacia nel nostro ordinamento per valutare preventivamente la fattibilità tecnico-economica delle opere pubbliche e migliorare così la dotazione infrastrutturale presente in Italia, rispettando i tempi previsti di realizzazione ed i relativi costi.

Durante la XXI Rassegna del Mare verranno presentati i primi risultati dello studio, illustrati gli obiettivi e formulate le prime proposte per una corretta e condivisa pianificazione delle infrastrutture di trasporto in Italia.

Ing. FABIO CROCCOLO – Coordinatore del Nucleo per la Valutazione e Verifica degli Investimenti Pubblici Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti