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Annibale Cutrona - Raccomandazioni della Comunità Blue Growth Interreg-MED sulla Pianificazione dello Spazio Marittimo 2021

INTRODUZIONE

Mentre l'Unione Europea pianifica la ripresa economica dopo la devastante pandemia COVID-19, è fondamentale per i Paesi del Mediterraneo non perdere di vista il potenziale offerto da una Blue Economy sostenibile che tenda, nel futuro, all’azzeramento delle emissioni di CO2. L'economia blu comprende tutte le attività economiche legate al mare e alle coste e, se pianificata e attuata utilizzando un approccio rispettoso dell'ecosistema, potrebbe essere un motore socio-economico per le realtà locali che garantirebbe cibo, energia, trasporti e tempo libero. Inoltre, la Blue Economy ha il potenziale per creare posti di lavoro e innovazione. Non a caso, si stima che le attività legate al mare, solo nel Mediterraneo, generino un valore economico annuale di più di 372 miliardi di euro, che rappresenta circa il 20% del PIL globale annuale.

In conseguenza del sovrasfruttamento delle risorse naturali da parte dell'uomo, anche la Blue Economy sta attingendo grandi risorse economiche dal Mar Mediterraneo a spese di una maggiore pressione sul buono stato della biodiversità marina e costiera. Il Mar Mediterraneo non solo è il mare europeo più inquinato, ma è anche uno degli hotspot più vulnerabili per quanto riguarda il cambiamento climatico ed ambientale. L'area costiera mediterranea è altamente antropizzata a causa di un insostenibile sviluppo costiero. Un recente rapporto del MediterraneanExperts Network on Climate and EnvironmentalChange (MedECC) ha mostrato che la regione mediterranea si sta riscaldando il 20% più velocemente della media globale. Per affrontare le sfide ambientali e climatiche e per assicurare una buona qualità di vita alla generazione attuale e a quella futura, i paesi mediterranei esortano a pianificare una Transizione Blu in grado di contribuire agli obiettivi del Green Deal che ambisce raggiungere la condizione di zero-inquinamento ambientale. Come dichiarato dal commissario europeo per l'ambiente, gli oceani e la pesca, VirginijusSinkevičius: "nel mezzo della crisi, più che mai, dobbiamo rimanere concentrati sulla necessità di rendere verde il nostro futuro: il Green Deal dell'UE e la transizione verde dovrebbero guidare il nostro recoveryplan. Lo sviluppo di un'economia blu sostenibile, mirando a sfide ed opportunità specifiche a livello di bacino marittimo, serve esattamente a perseguire questi obiettivi. Dobbiamo mettere il verde nel blu e il blu nel verde".

La Direttiva Europea sulla Pianificazione dello Spazio Marittimo è un importante strumento politico per garantire una gestione efficiente delle risorse marine e uno sviluppo sostenibile. La Direttiva (PSM 2014/89/UE) descrive la Pianificazione dello Spazio Marittimo come il processo attraverso il quale le autorità competenti dello Stato Membro analizzano e organizzano le attività umane nelle aree marine per raggiungere obiettivi ecologici, economici e sociali. Il Capitolo 4 della Direttiva chiede agli Stati Membri dell'UE di inserire, tutte le attività umane esistenti nelle acque dell'UE in progetti di utilizzo dello spazio marittimo entro la fine di Marzo 2021. Nello sviluppo della PSM, ci si aspetta che gli Stati Membri considerino le interazioni terra-mare, stabiliscano un'appropriata cooperazione transfrontaliera e adottino un approccio partecipativo pubblico per avere a disposizione una serie di strumenti esistenti, inclusi progetti di ricerca capaci di sviluppare linee guida, raccomandazioni, set di strumenti e dati da incorporare nella PSM.

Secondo la Direttiva PSM dell'UE, la PSM deve seguire l'approccio basato sull'ecosistema, il che significa - tra gli altri requisiti - che la PSM deve essere basata sulle migliori conoscenze scientifiche disponibili sull'ecosistema e le sue dinamiche. In pratica, questa transizione presenta diverse sfide che devono essere superate per garantire un utilizzo equo dei mezzi di sussistenza e della natura. 

LA COMUNITÀ BLUE GROWTH 

In questo contesto, il progetto orizzontale Interreg MED, Blue Growth Communityfinanziato dal programma Interreg Med, e realizzato da un partenariato internazionale (Italia, Francia, Spagna, Grecia, Portogallo, Montenegro) coordinato da CoNISMa, si adopera per un nuovo paradigma della Blue Economy sostenibile nel Mediterraneo, per una ripresa equa e veloce, che fornisca beni e benefici per le realtà locali senza compromettere la salute dell'ambiente.

Il Progetto nel corso di oltre quattro anni di attività, ha costituito una comunità di esperti e di portatori di interesse che ha sviluppato strumenti/metodologie innovative per migliorare la crescita intelligente e sostenibile nel Mediterraneo. La Blue Growth Community è nata per capitalizzare i risultati dei Progetti Modulari e Integrati afferenti (strumenti e metodologie) per il miglioramento dello sviluppo sostenibile e intelligente nell'area del Mediterraneo. La comunità copre sei aree tematiche: Energia Marina Rinnovabile, Sorveglianza Marittima, Turismo Costiero e Marittimo, Economia Circolare blu, Finanziamento Blu, Biotecnologia e bioeconomia blu, Pesca ed Acquacoltura. Tutti i progetti all'interno della comunità hanno prodotto o sono in procinto di generare strumenti, metodologie e risultati che si concentrano su una o più delle suddette aree tematiche. Consapevole di questa massa critica di conoscenze ed esperienze, la Blue Growth Community sostiene un nuovo approccio per la crescita sostenibile nel Mediterraneo con un focus specifico sull'innovazione.

 SINTESI DELLE RACCOMANDAZIONI CHIAVE

In questo contesto, la Blue Growth Community sostiene che la massa critica di conoscenze ed esperienze presenti al suo interno dovrebbe essere presa in considerazione per definire strategie chiare nei piani spaziali marittimi del Mediterraneo. Con Position Paper prodotto dal programma, la BGC mira a contribuire alla costituzione dei piani spaziali marittimi nazionali, fornendo raccomandazioni politiche rivolte agli Stati Membri dell’EU e prioritariamente a Grecia, Francia, Portogallo, Italia e Spagna.

La Blue Growth Community esorta gli Stati Membri del Mediterraneo a prendere in considerazione le seguenti raccomandazioni al momento di redigere la loro Pianificazione dello Spazio Marittimo: 

  • Utilizzare la PSM come strumento per accelerare lo sviluppo dell'Energia Marina Rinnovabile (EMR) nel Mediterraneo, tenendo conto della sensibilità ecologica;
  • Utilizzare la PSM come strumento per promuovere la sostenibilità del settore dell'acquacoltura nel Mediterraneo;
  • Utilizzare la PSM come strumento per promuovere un nuovo modello per il settore della nautica da diporto sostenibile, allineato con la politica di coesione nel settore marittimo nel Mediterraneo.

 

Dr. Annibale Cutrona  -  Direttore CoNISMa – Consorzio interuniversitario per le Scienze del Mare