FileAzione
1630922119wpdm_Arianna Antezza -Sentinelle del Mare.pdfDownload Share on Facebook

Arianna Antezza - "Sentinelle del Mare"

Il Mar Mediterraneo riveste un ruolo di fondamentale importanza. Nonostante la sua piccola estensione se confrontato con i grandi oceani (meno dell’1%),le sue acque sono popolate da oltre 17000 specie che rappresentano circa il 7% della biodiversità marina mondiale. Attualmente, però, questo grande hotspot di biodiversità è in pericolo a causa di numerose minacce, tra cui le attività dell’uomo e cambiamenti climatici Per questo motivo è essenziale promuovere azioni di monitoraggio su ampia scala spaziale e temporale, come ad esempio, il progetto “Sentinelle del Mare” (http://dueproject.org/en/)nato nel marzo del 2017 per opera del Laboratorio di Biologia Marina e Pesca di Fano e dell’Università di Bologna. E’ supportato da diversi sponsor e partner, come la Confcommercio e due aree marine protette (Isola di Ustica e Villasimius Capo Carbonara). Si basa sul metodo della “Citizen Science” e quindi consiste nel coinvolgimento dei cittadini ( in particolare bagnanti, snorkelisti e subacquei) nella raccolta dati sul monitoraggio della biodiversità marina. Ciò permette di aumentare la conoscenza e la consapevolezza delle persone verso l’ambiente e le sue problematiche, indirizzandole verso un comportamento più responsabile e sostenibile. Inoltre, si mira al coinvolgimento delle autorità locali e collaborare alla gestione delle risorse marine. Un biologo dell’Università di Bologna veniva  mandato in specifiche località turistiche in tutta Italia durante il periodo estivo e, avvalendosi anche dell’aiuto di associazioni e operatori locali, si occupava della divulgazione del progetto e della raccolta dei dati. Le persone al termine di  un bagno o di un’immersione, compilavano apposite schede di rilevamento, dove segnalavano ciò che avevano visto (presenza di animali, vegetali e rifiuti). Le schede, disponibili sia in versione italiana sia in quella inglese, riportavano fotografie delle principali specie autoctone che si trovano nelle nostre acque conosciute o di facile identificazione. Da quest’anno, in aggiunta al questionario c’era un inserto composto da due parti. La prima facciata riportava dati dell’inquinamento della plastica attuale nei mari e negli oceani di tutto il mondo (con focus sul Mediterraneo). Nella seconda facciata venivano forniti dei consigli utili per cercare di eliminare/ridurre il consumo di plastica da parte di ogni singolo cittadino attraverso  piccole azioni quotidiane. Una volta raccolti, i dati venivano  inviati all’Università di Bologna per l’analisi e la successiva creazione di mappe che indicano lo stato di biodiversità di tutte le zone d’Italia dove si è svolto il progetto.

Il mio incarico come biologo marino è durato per gran parte dell’estate, periodo durante il quale ho coperto quattro diverse zone:  Imperia (della durata di un mese circa, il progetto si è articolato in diverse aree, ovvero, Imperia città, Sanremo, Riva Ligure, Santo Stefano a Mare, Ospedaletti, Bordighera) Venezia (che comprendeva Venezia città, Bibione, Eraclea e Chioggia), Marina di Grosseto (una settimana) e Fano (tre giorni). Durante la mia esperienza, ho avuto modo di collaborare con diverse strutture e associazioni come stabilimenti balneari, tenere seminari di presentazione del progetto e di divulgazione ambientale (Foto dell’attività a Marina di Grosseto https://www.maremmanews.it/index.php/attualita/67336-al-porto-della-maremma-a-marina-di-grosseto-tornano-le-sentinelle-del-mare?jjj=1569940336014&jjj=1572108362709).

 Sono riuscita a coinvolgere persone di diverse fasce di età che si sono mostrate molto interessate e collaborative. Spesso, arrivavano da me anche intere famiglie con bambini che mi chiedevano varie curiosità sul mare e sugli animali e vegetali che lo popolano. Numerose sono state  anche le attività dedicate ai più piccoli: a maggio, ad esempio,  ho tenuto dei seminari nelle scuole (scuola dell’infanzia, elementari e medie), durante i quali ho spiegato alcune caratteristiche di base delle più curiose creature  che si possono trovare nelle nostre acque e affrontato il tema dell’inquinamento della plastica. A  Marina di Grosseto, ho collaborato con l’animazione dell’area bimbi del Porto della Maremma spiegando ai piccoli ospiti l’importanza del mare e delle sue creature. Ho partecipato insieme a numerosi e famosi esperti  a eventi importanti, trasmessi da varie televisioni e pubblicati in giornali e siti web locali, come la Conferenza Stampa al Salone Nautico di Venezia e il Talk Show “-Plastica + Mare” organizzato dal Porto della Maremma di Marina di Grosseto, (quest’ultimo indicato in figurahttps://www.nauticareport.it/dettnews/news/assonat__plastica__mare_il_talk_show-3763-18991/).

 A Fano, le attività sono state fatte all’interno di un campeggio, dove ho potuto lavorare a fianco degli animatori, che mi hanno aiutato a coinvolgere gli ospiti.  Gli articoli e i video dedicati all’attività di “Sentinelle del mare” sono facilmente reperibili online. Altre informazioni sul progetto si possono trovare sul sito http://dueproject.org/en/

In conclusione, ritengo che promuovere progetti come questo, siano d’importanza essenziale per cercare di riparare i danni ambientali e aprire la strada verso un turismo più responsabile e amico del mare.

. Arianna Antezza

 

Università di Bologna. arianna.antezza@gmail.com. Tel  3405987829