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Giampaolo Bonfiglio - Intervento

Intervento

Oggi la politica della pesca è per la gran parte nella sfera della Commissione Europea. Gli stati nazionali concorrono alla identificazione degli obbiettivi e delle politiche ed esercitano una azione di vigilanza e di controllo.

In linea generale, tuttavia, non si può non constatare l’esistenza di vari problemi dovuti principalmente alla necessità – per la Commissione - di emanare Regolamenti e Direttive idonei a disciplinare la materia in situazioni geo-politiche così diverse tra loro (come sono ad esempio, il Mare del Nord, la facciata atlantica dell’Europa, il Mare Mediterraneo), alla quali spesso si aggiunge la difficoltà della burocrazia europea a comprendere le singole specifiche situazioni: nel nostro caso quella mediterranea.

Accade così che spesso i pescatori del mediterraneo (si pensi alle norme sull’altezza massima delle reti da posta) si trovino in serie ambasce di fronte ad una visione ispirata da esperienze, conoscenze, gestioni maturate altrove.

Da qui la necessità – per il Governo Italiano – di difendere in sede comunitaria ed internazionale certi tipi di pesca tradizionale non invasiva e non riduttiva delle specie interessate dalla cattura.

Questi ed altri temi interessano buona parte dei lavori della XX Rassegna del Mare, alla quale il mio Ministero parteciperà attivamente ed in maniera propositiva.

Anche se non si sono verificati gli effetti “catastrofici” sullo stato di salute del Mediterraneo (enunciati negli anni 50 e 60 da molti “profeti di sventure”) è peraltro chiaro che le potenzialità di un corretto sforzo di pesca, sono strettamente correlate con lo “stato di salute” delle nostre acque e delle acque internazionali di comune interesse nostro e di altri Paesi; ed è evidente che solo scelte concentrate e condivise potranno produrre effetti positivi (quanto e forse più degli indirizzi Comunitari).

Su questo versante delle relazioni internazionali il mio Ministero è fortemente impegnato.

Sono particolarmente felice che Mareamico promuova una valutazione congiunta dei due aspetti (ambientale e strutturale) con un approccio che è da noi totalmente condiviso.

 

Giampaolo Buonfiglio